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mercoledì 6 luglio 2011

MY FRIENDs ... GIORGIO PALLI

metti che un giorno esci di casa convinta di passare un bel pomeriggio in mezzo a bancarelle alternative in cui si compra e vende con un gettone... e girovagando a piedi nudi nel parco ti imbatti in un autentico tesoro...

succede a Faenza, un piccolo borgo, pieno di cultura e magia...
invitata come volontaria alla nostra mitica Fiera del Baratto e del Riuso arrivo di corsa, sempre in ritardo...
tra le fronde di uno dei tanti graziosi parchi cittadini, qualcuno mi chiama con un piccolo spiffero di vento e cattura la mia attenzione...
un grande tronco spezzato si palesa a me in tutta la sua imponenza... c'è Biancaneve a darmi il benvenuto nel suo regno incantato...
mi fermo, la osservo e rimango incantata perchè per un attivo vedo risalire e ricomporsi sotto i miei occhi un grande arbusto di oltre 20 metri che mi saluta agitando le fronde di un tempo... ci vedo sgattaiolare dentro tanti piccoli animaletti e qualche gnometto...
sono impazzita?
stropiccio gli occhi e riapro e la realtà mi si palesa davanti...

ma venite a farvi un giro con me...  in questo bel video che ho trovato online ...mentre vado a dire agli organizzatori che devo assolutamente conoscere questo straordinario personaggio... e che quindi il mio ritardo si accumula perchè ho incontrato un autentico OSTACOLO DI BELLEZZA! (per dirla alla maniera del mio amico Hundertwasser...)

ma non so se si può raccontare questa magia?...
Mentre Giorgio raccontava delle suggestioni che la natura ha voluto far venir fuori dalle sue mani, mentre ci raccontava questa favola incantevole, fatta di gnomi, passerotti... i miei occhi luccicavano di emozione e per un attimo (o forse più...) mi son persa... 
volevo ricordarmi i suoi discorsi, le sue parole, ma mi sono fatta avvolgere pensando a cosa potergli dire per ringraziarlo di questa meraviglia...
ma alla fine del viaggio, una volta riavuta e ritornata alla realtà ho sentito solo questo:
"ora se siete davvero entrati nella storia vedrete per magia che il tronco piano piano si alzerà e ritornerà nella sua posizione originaria e i suoi personaggi, che hanno accompagnato il nostro pomeriggio spariranno al suo interno, in attesa di qualcun altro cui raccontarsi"! O___O

nel momento del saluto... l'unica cosa che son riuscita a dirgli è stato un semplice grazie...
che mi è valso un suo sorriso... 
un silenzio e poi:
"non ti conosco" mi dice, "ma voglio solo dirti che parole che hai sentito non le ho dette io, ma le ho lette nei tuoi occhi, me le hai dette tu..."
a quel punto non sono più riuscita a trattenere le lacrime e la mia mano invece si è fermata sul cuore e l'unica cosa che sono riuscita a dirgli è stata... "sei arrivato qui!... grazie!"

che altro si poteva dire ad un artista che decide di dedicare 2 anni della sua vita a mantener vivo, nel luogo in cui è nato e cresciuto, un secolare e maestoso cedro del Libano caduto nel 1999... 
e che in un'ora è in grado di trascinarti vorticosamente nel suo viaggio maestoso in compagnia di un essere così meraviglioso... 

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